Archivio di aprile 2008

Cosmoprof 2008

domenica, 20 aprile 2008

Anche questa ennesima edizione del Cosmoprof si è conclusa portando con se vecchie novità, nuovi spunti e antiche certezze.

Nail WorldPer il settore delle unghie Cosmoprof si legge Nail-World. Un mondo unghia, proprio come il mercato che rispecchia, sempre più grande; un mondo che sembra proprio non riuscire a contenere tutte le sue nazioni. Per questo chi può, si crea lune private con discoteca per marziani. Un mondo che somiglia sempre di più al pianeta del piccolo principe con la sola differenza che, nel mondo delle unghie, si contano più re e regine che in un mazzo da scala 40.

In 4 parole il questo Nail-World è stato:

Inamidato: perché le aziende non vanno per i corridoi od a fumare nei bagni per sentire cosa di loro davvero traspare? Avrebbero un feed-back genuino e molti spunti (alcuni anche comici) per “allargare” la propria nazione senza dover attaccare la marca del terzo mondo 😉

Statico (ma non troppo): ancora ragazze con limature a cottimo, giovani alchimiste con boccette colorate, aziende con la sindrome del cugino perfetto e del “noi siamo stati i primi” (è il verbo al passato che dovrebbe far riflettere). Smettete di limare! Alzate lo sguardo e vedete chi avete di fronte. Conoscete davvero le vostre clienti?

Stancante:
Aziende convinte di fare mercato con i glitter per nail-art con stand-harem in cerca di sceicchi. Clienti-avventori che trovano aziende-locande più in cerca di comitive di giapponesi che di sperduti viaggiatori.

Evoluto (ma non troppo):
nota positiva è il nostro brand (questo concedetemelo). Ragazze del forum che venivano riconosciute da grandi aziende, il word of mouth che soverchia (anche se di poco…ok lo ammetto…diciamo “intacca”) il marketing da volantino. Sempre di più questo mercato è attratto dal web ma sembra temerlo e non capirlo. Lui invece (il web) continua e si nutre (come la shakesperiana gelosia) di ciò che schernisce. Un mercato fatto di figure femminili, creatrici del marketing “passaparola”, che temono se stesse. La signora che vorrebbe spettegolare delle amiche ma che teme la vicina perché “chissa cosa direbbe di me” (tanto lo dice lo stesso, ma questo le aziende non lo sanno ed io non l’ho mai detto 😉 ). Un mercato ancora complicato e complesso…un mercato più che mai donna.

E-commerce 2008

domenica, 6 aprile 2008

Interessante, sotto molti punti di vista, lo studio che la Casaleggio e Associati (azienda che studia e sviluppa strategie di rete) fa annualmente sulla situazione dell’e-commerce in Italia.

Indicativo il riassunto, tramite il sottotitolo, che l’azienda fa della fotografia del mercato del 2007, ovvero: “Una crescita con il freno a mano”.

Questo, a mio avvisto, è molto più significativo di grafici o tabelle e racchiude la situazione di una nazione che cresce (forse perché forzata dagli eventi) ma non tanto quanto le sue potenzialità.

Andando a “spulciare” lo studio più a fondo scopro una frase che riconosco subito aderire profondamente alla realtà:

“I freni sono soprattutto nella logistica e nella connettività, ma anche negli investimenti limitati da parte delle società che hanno già una presenza fisica e che tendono a vedere Internet solo come accessorio al modello di business esistente.”

Gestendo in prima persona un’attività di commercio elettronico non vi nascondo che, a mio modesto avviso, il problema principale si può riscontrare il più delle volte nel carrier. Purtroppo l’infrastruttura logistica italiana fa acqua da tutte le parti :((

D’accordissimo anche con il discorso del Social Network ove vedo rispecchiata la situazione effettiva del nostro mercato (quello della ricostruzione unghie).

Troppe aziende infatti vedono la rete non come un canale di comunicazione ma solamente come canale di vendita. Risultato? Le aziende del nostro settore sbarcano su internet dando vita ad un mero punto vendita senza però intraprendere un vero rapporto con il cliente che, il più delle volte, si trova con il carrello (virtuale s’intede 😉 ) pieno e con il portafoglio vuoto senza tuttavia rivecere dall’azienda supporto ed assistenza.

Altro punto fondamentale è la “fetta di mercato” che il nostro settore ricopre (settore Salute e Bellezza). Come infatti si potrà notare il settore rappresenta solamente lo 0,4% del totale del fatturato online. Questo fa infatti credere che i presupposti di crescita ci siano tutti 😉

PS: Qui potete trovare una breve anteprima del loro approfondito studio.