Italia, paese pieno di difficoltà
Sinceramente avrei voluto inaugurare questo blog scrivendo un articolo diverso, ho però deciso di iniziare con questo che, a mio avviso, la dice lunga sullo stato economico dell’Italia. La World Bank Group ha infatto divulgato l’annuale rapporto sul Doing Business. Il rapporto non è altro che una classifica comparata sulla difficoltà o meno di “fare business” di 175 paesi.
Il rapporto fotografa anche lo stato dell’imprenditoria giovanile e femminile di questi paesi. Il settore della ricostruzione unghie è, oggi più che mai, in estrema ascesa. Per questo motivo molte ragazze vedono in tutto ciò un’opportunità unica di crescita professionale ed economica. Purtroppo però, come lo stesso rapporto fa emergere, l’imprenditoria italiana è soffocata da burocrazie, tasse e la difficoltà di avere crediti a fondo perduto.
Tornando a questo studio, la classifica finale è stata redatta prendendo in cosiderazione numerosi fattori che, messi assieme, determinano l’impietoso risultato della nostra penisola. I fattori che determinano la classifica finale spaziano dalla facilità o meno di rilascio di permessi al pagamento delle tasse, passando per la fattibilità di ricevere del credito per la propria impresa. L’Italia, che prima poteva “vantare” un 69° posto è quest’anno scesa all’82° superata da Paesi come il Kazakhstan e Botswana. In prima posizione spiccano le solite nazioni senza particolari sorprese. Unica nota positiva (ironicamente parlando) è la relativa facilità con cui, nel nostro Paese, è possibile chiudere bottega.
Tuttavia invito tutte le nostre lettrici a non scoraggiarsi. L’imprenditoria, specialmente quella femminile, è più che mai viva e pronta a stupire, vero? 😉
[tags]Doing Business 2007[/tags]