E-commerce 2008

Interessante, sotto molti punti di vista, lo studio che la Casaleggio e Associati (azienda che studia e sviluppa strategie di rete) fa annualmente sulla situazione dell’e-commerce in Italia.

Indicativo il riassunto, tramite il sottotitolo, che l’azienda fa della fotografia del mercato del 2007, ovvero: “Una crescita con il freno a mano”.

Questo, a mio avvisto, è molto più significativo di grafici o tabelle e racchiude la situazione di una nazione che cresce (forse perché forzata dagli eventi) ma non tanto quanto le sue potenzialità.

Andando a “spulciare” lo studio più a fondo scopro una frase che riconosco subito aderire profondamente alla realtà:

“I freni sono soprattutto nella logistica e nella connettività, ma anche negli investimenti limitati da parte delle società che hanno già una presenza fisica e che tendono a vedere Internet solo come accessorio al modello di business esistente.”

Gestendo in prima persona un’attività di commercio elettronico non vi nascondo che, a mio modesto avviso, il problema principale si può riscontrare il più delle volte nel carrier. Purtroppo l’infrastruttura logistica italiana fa acqua da tutte le parti :((

D’accordissimo anche con il discorso del Social Network ove vedo rispecchiata la situazione effettiva del nostro mercato (quello della ricostruzione unghie).

Troppe aziende infatti vedono la rete non come un canale di comunicazione ma solamente come canale di vendita. Risultato? Le aziende del nostro settore sbarcano su internet dando vita ad un mero punto vendita senza però intraprendere un vero rapporto con il cliente che, il più delle volte, si trova con il carrello (virtuale s’intede 😉 ) pieno e con il portafoglio vuoto senza tuttavia rivecere dall’azienda supporto ed assistenza.

Altro punto fondamentale è la “fetta di mercato” che il nostro settore ricopre (settore Salute e Bellezza). Come infatti si potrà notare il settore rappresenta solamente lo 0,4% del totale del fatturato online. Questo fa infatti credere che i presupposti di crescita ci siano tutti 😉

PS: Qui potete trovare una breve anteprima del loro approfondito studio.

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